Pubblicato da Mariano Paesani

mercoledì 19 settembre 2007

Rassegna stampa 17-18-19 settembre 2007

La rassegna stampa del mondo dell’ospitalità 17-18-19 settembre 2007

(Hotels, ADV, Istituzioni,Trasporti, Associazioni, Normative e Leggi)

IL VECCHIO CONTINENTE CONTINUA A INVESTIRE NEGLI HOTEL

Il mercato europeo degli investimenti alberghieri sembra più robusto che mai. A rivelarlo, i dati elaborati dalla società di consulenza Jones Lang LaSalle Hotels, secondo cui il volume delle transazioni totali avrebbe raggiunto i 9 miliardi di euro nei primi sei mesi dell’anno, mantenendosi più o meno allo stesso livello della prima metà del 2006 quando raggiunse i 9,3 miliardi di euro. Le transazioni di portafoglio hanno rappresentato il 72% degli investimenti totali (6,5 miliardi), mentre il cluster degli High net-worth individuals (Hnwi), gli individui con patrimonio elevato, ha superato, tra gli acquirenti, i fondi privati diventando il principale gruppo d’investitori negli alberghi europei. «Abbiamo assistito a un notevole calo del numero di acquisizioni da parte dei fondi privati. Attualmente questi detengono una quota di mercato pari al 23% del totale contro il 43% del 2006», spiega Mark Wynne-Smith, direttore esecutivo per l’Europa di Jones Lang LaSalle Hotels. «Questo perché i fondi privati hanno orizzonti d’investimento piuttosto brevi, molto più sensibili agli aumenti del costo del denaro. Al contrario, oltre al cluster degli Hnwi, quest’anno si sono dimostrati particolarmente attivi gli investitori istituzionali che, nel primo semestre, hanno raggiunto una quota di mercato pari al 17% , facendo registrare un notevole incremento rispetto al 5% del 2006».

Realtyintourism

Il turismo italiano in 4 punti secondo il Tci

Semplificazione dell'Enit, dati statistici e misure fiscali tra i temi toccati in audizione alla Camera dei Deputati

Il Touring è stato invitato da Daniele Capezzone (presidente della Commissione Attività produttive, Commercio, Turismo della Camera dei Deputati) a scattare una fotografia realistica della situazione del turismo in Italia.

L’intervento in audizione alla Camera dei Deputati di Guido Venturini, direttore generale, si è articolato in quattro proposte: attivazione di un servizio nazionale di conciliazione in ambito turistico, nel rispetto della Carta dei diritti del turista; semplificazione della struttura organizzativa dell’Enit, sul modello francese e spagnolo, e intensificazione della promozione unificata della marca “Italia” (anche attraverso un ulteriore sviluppo del portale italia.it); creazione di un sistema di dati e statistiche affidabile, condiviso e puntuale; misure fiscali e finanziarie che favoriscano la “rottamazione degli alberghi” per innalzare la qualità delle strutture ricettive utilizzando il design e il “Made in Italy”.

Charming, una nomina per seguire le affiliazioni estere

Si tratta di Giorgia Lobina, che assume la carica di business development manager

Nuovo ingresso nello staff di Charming Hotels & Resorts. Si tratta di Giorgia Lobina, che assume la carica di business development manager per lo sviluppo del network nei mercati di Francia, Regno Unito e Usa. La strategia di ampliamento del network sul fronte internazionale ha previsto l’inaugurazione degli uffici commerciali esteri in Russia, Regno Unito e Irlanda e Cina, il potenziamento del sito e gli accordi con i principali Gds finalizzati a implementare le collaborazioni con tour operator e agenti di viaggi. Giorgia Lobina dovrà contribuire allo sviluppo delle affiliazioni nei Paesi assegnati.

Cresce a due cifre il turismo a Roma

Con i numeri la Capitale risponde alle accuse di spendere troppo per eventi e cultura

E' positivo il turismo a Roma: ad agosto gli arrivi nella Capitale sono cresciuti del 12%, le presenze hanno registrato un +13,28% rispetto a un anno fa. Sono i dati resi noti dall'amministrazione comunale, che parla di un aumento di turisti del 25% in due anni e così risponde a chi critica le spese fatte per eventi come la Notte Bianca o il Festival del Cinema: "Facciamo investimenti rilevanti che hanno ricadute sull'intero Paese. Il settore della cultura e del turismo è una filiera industriale".

Sun International promuove Port Ghalib

Il complesso egiziano che si inaugura a novembre già nei cataloghi di diversi t.o.

Conto alla rovescia per l’apertura di Port Ghalib: nel mega-complesso egiziano al debutto il prossimo 15 novembre Sun International conta tre strutture sulle quali, conferma Lidia Martinuzzi, marketing & sales manager per l'Italia, sono già stati contattati i principali operatori: “Ci sono Settemari, Eden, Teorema, Rallo e Best Tours che hanno deciso di inserirle nelle programmazioni invernali, mentre altri aspetteranno l'estate”.

Si concentreranno dunque su Port Ghalib gli investimenti promozionali: “Realizzeremo una grande campagna a ottobre, novembre e dicembre, su testate femminili, d’attualità e turismo, per la destinazione. Per il trade sono invece in arrivo 2-3 grandi eventi in Italia".

In aumento le partenze dagli Usa verso l'Europa

L’Italia ha mantenuto una delle prime posizioni, per Roma, Firenze e Venezia le maggiori quote di mercato

Le partenze dagli Usa verso l’Europa sono in aumento rispetto al 2006 e gli analisti del Dipartimento economico americano hanno reso noto che nel primo trimestre del 2007, gli americani hanno speso 3,8 miliardi di dollari per viaggi e vacanze in Europa (+5,5% rispetto al primo trimestre del 2006), riporta una nota dell'Enit-Agenzia. Nel contesto Europeo, l’Italia ha mantenuto una delle prime posizioni; operatori e agenti di viaggi americani dichiarano circa il 10% di incremento nelle vendite di viaggi e pacchetti, confermando le previsioni fatte per l’alta stagione. Roma, Firenze e Venezia continuano ad essere le destinazioni italiane con le maggiori quote di mercato mentre cresce l’interesse per piccole città poco affollate, villaggi e borghi storici dove gli abitanti del luogo sono friendly, prevale la cucina tradizionale e si possono fare acquisti di prodotti tipici. Cresce il trend dell’enogastronomia e del benessere e si allarga il ventaglio delle offerte nei cataloghi degli operatori nord americani. Il prodotto cultura si integra con l’enogastronomia, il benessere e la natura, lo shopping e gli eventi. Autorevoli economisti ipotizzano contrazioni nei consumi statunitensi, che potrebbero riflettersi anche nel comparto viaggi e turismo, a causa della crisi dei mutui “subprime”.

Sina Fine Italian Hotels, nuove nomine e cambi di direzione

Per Lorenzo Vivalda e Stefano Chiesa

Sina Fine Italian Hotels comunica i nuovi incarichi di Lorenzo Vivalda e Stefano Chiesa in qualità di general manager rispettivamente dell’Hotel Bernini Bristol a Roma e del Grand Hotel Villa Medici a Firenze. Da oltre vent’anni nel settore alberghiero, Lorenzo Vivalda ha iniziato la carriera presso il Berkeley Hotel di Londra del gruppo Savoy. Ha poi continuato il suo percorso professionale nei più importanti alberghi della Ciga Hotels e in seguito della Starwood Hotels & Resorts, ricoprendo incarichi di prima responsabilità. Prima di arrivare all’Hotel Bernini Bristol, ha ricoperto il ruolo di vicedirettore al Marriott Grand Hotel Flora di Roma. Vivalda segue nel suo incarico Stefano Chiesa, che lascia Roma per Firenze dove è stato nominato general manager del Grand Hotel Villa Medici. Il nuovo direttore dell’albergo, membro della Leading Hotels of The World, vanta una lunga carriera nel mondo dell’hotellerie, sia in Italia sia all’estero, con incarichi in strutture rinomate anche a livello internazionale. Tra le sue esperienze più significative, la posizione di room division manager presso il Forte Village Resort, a cui Chiesa è arrivato dopo le cariche ricoperte nei suoi cinque anni al Grand Hotel Assisi, prima in qualità di vicedirettore e poi come direttore generale.

Terme di Galzignano Resort: 'Creare un nuovo concetto di vacanza termale'

Fulvio Badetti accorpa nella strategia una comunicazione a 360° in grado di supportare un prodotto diversificato

Tra i settori del turismo, il benessere risulta in crescita, la richiesta è sempre maggiore e la clientela diventa più esigente, così Terme di Galzignano Resort, Golf & Spa si prepara ad affrontare un’importante sfida. La nuova strategia si sta via via consolidando in passi concreti in grado di traghettare l’azienda verso la realizzazione del proprio obiettivo: creare un nuovo concetto di vacanza termale, allargando la fascia di età a cui indirizzare l’offerta.

Il mercato potenziale è composto da clienti di medio profilo: famiglie, coppie (giovani e mature), single e anziani aventi un desiderio di benessere globale. Per riuscire a raggiungere più persone, il general manager, Fulvio Badetti accorpa nella sua strategia una comunicazione forte e a 360° in grado di supportare un prodotto diversificato e di qualità. Gli obiettivi definiti mirano a recuperare i clienti inattivi, incrementare la frequenza delle visite dei clienti occasionali e spingere i nuovi clienti (target giovane) ad apprezzare questa tipologia di vacanza. "Tutto ciò è possibile - spiega Badetti -, intraprendendo anche sinergie di comarketing con aziende, enti, compagnie aeree e associazioni di categoria, con l’intento di favorire importanti partnership che permettono di creare momenti di incontri, eventi e comunicazione mirata nei confronti di un target selezionato". La strategia commerciale mira ad intensificare la forza vendita, l’intenzione è di aumentare il numero di promotori.

'Malpensa hub che serve il Paese e serve al Paese'

Il commento di Giuseppe Fontana, presidente di Confindustria Lombardia

Il presidente di Confindustria Lombardia, Giuseppe Fontana, non ha dubbi: "Malpensa è l'hub che serve il Paese e serve al Paese". Anche lui, come il sindaco Letizia Moratti, ha al suo attivo un documento a favore delllo scalo varesino. Si tratta della "Carta per Malpensa e per lo sviluppo del sistema aeroportuale lombardo". Come illustrato dallo stesso Fontana, deriva dalla necessità di "prendere una posizione formale su un argomento di vitale importanza per tutto il mondo produttivo del Nord", si legge su Il Sole-24 Ore del 15 settembre.

Il sistema aeroportuale lombardo ha un trend positivo sia per il trasporto passeggeri sia per quello merci. La Lombardia dal canto suo ha di fornte uno scenario che è caratterizzato da un incremento della domanda di mobilità. Da cui ne consegue il ruolo fondamentale ricoperto da Malpensa, al centro di un "complesso reticolo europeo". Come dice la Carta, "l'organizzazione e lo sviluppo del sistema integrato tra aeroporti, infrastrututre di collegamento e il territorio è stato condiviso dalle Regioni Piemonte, Liguria, Lombardai, Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Valle d'Aosta e dalle Province di Trento e Bolzano, come già indicato nel documento del 16 novembre 2006". La Carta mette inoltre in luce che, in questo contesto, "la situazione infrastrutturale del nostro Paese appare inadeguata. Non esiste un vero e proprio sistema aeroportuale, ma una sommatoria di aeroporti talvolta nati solo per soddisfare necessità locali". La richiesta di Confindustria Lombardia è un "Forte impegno delle Regioni, e in particolare della Lombardia, nel coordinare le iniziative dei vari attori e la conferma da parte del Governo della centralità di Malpensa e del sistema aeroportuale del Nord".

Worldspan introduce la funzione Consolidator Control

Maggior controllo sui Pnr

Worldspan ha introdotto importanti miglioramenti nel sistema, destinati ad incrementare il flusso di lavoro tra i consolidatori e gli agenti di viaggi che prenotano le loro tariffe. I primi hanno ora a disposizione nuove funzionalità per limitare la visualizzazione di dati relativi alle tariffe confidenziali e ai codici di sconto durante il processo di prenotazione ed emissione. Le funzionalità sono gratuite e disponibili per i clienti del gds in tutto il mondo. Consolidator Control riduce infatti i debit memos delle compagnie aeree: la nuova funzione permette a un consolidatore Worldspan e ad un agente di viaggi di condividere il controllo e la gestione di un unico Pnr Worldspan, che contiene segmenti aerei. Una volta che il consolidatore ha emesso il biglietto per il Pnr ricevuto dall’agente, che si è occupato della prenotazione, il consolidatore assume il controllo totale sul Pnr. Questo riduce il rischio per i consolidatori di esporsi a variazioni che potrebbero invalidare le tariffe già bigliettate. Gli agenti di viaggi continuano a mantenere la gestione del noleggio auto, della prenotazione di alberghi e di altri prodotti non aerei all’interno dello stesso Pnr, così come della emissione della fattura/itinerario e dell’invio dei dati contabili del Pnr al sistema di back office. Consolidator Control riduce la necessità da parte di consolidatori o di agenti di viaggi di creare prenotazioni passive (duplicate) per poter operare sul Pnr.

Beni Stabili interessato ad investire nel settore hotel

Obiettivo: creare una piattaforma specializzata nell'hospitality

Dalle pagine de Il Sole-24 Ore si apprende che il Gruppo Bene Stabili è intenzionato ad investire un miliardo nel settore hotel. Secondo quanto dichiarato da Massimo De Meo, top manager di Beni Stabili Hotel Massimo De Meo: "Vogliamo creare una piattaforma specializzata nell'hospitality in grado di raggiungere una taglia di un miliardo nei prossimi tre anni". A partecipare all'iniziativa Fonciere des Regions e Fonciere des Murs con l'80% delle quote e Beni Stabili con il restante 20%.

Worldspan: più protezione dei dati tariffari con Confidential Fare Remarks

Il gds inserisce inoltre nuove funzionalità in Hotel System

Una protezione dei dati tariffari ampliata: è questo il principale plus che Worldspan intende offrire ai consolidatori con Confidential Fare Remarks. Con l’aggiunta di un remark all’interno del Pnr, infatti, i consolidatori possono impedire la visualizzazione dei dati relativi alle tariffe aeree confidenziali nella schermata dei Pnr, nella sezione dei biglietti, nella sezione relativa alla documentazione di viaggio emessa. E' possibile inoltre specificare in quali ambiti applicare le restrizioni ai dati tariffari, in modo tale che la visione sia limitata alle sole locazioni autorizzate. Con Hotel System, invece, aumenta il livello di controllo sulle booking source e sui corporate discount numbers: la nuova funzionalità Booking Source offre infatti uno strumento immediato per l’identificazione dell’agente di viaggi, che effettua la prenotazione, in tutti i messaggi di vendita trasmessi agli albergatori. Questa funzione semplifica il processo di localizzazione della commissione per tutte le parti. Un’altra nuova funzione permette ai clienti del gds di criptare i propri discount numbers nelle prenotazioni degli alberghi, nel Pnr, negli itinerari/fatture e nella sezione dei documenti di viaggio, garantendo così la protezione delle tariffe confidenziali e delle offerte competitive.

Il 5 ottobre inaugurazione del My Hotels Villa Ducale di Parma

Struttura nata da un'antica dimora nobiliare, cui è stata aggiunta un'ala moderna

Il giorno 5 ottobre, a partire dalle ore 18,30, sarà inaugurato il My Hotels Villa Ducale di Parma. Una struttura nata da un'antica dimora nobiliare, cui è stata aggiunta un'ala moderna. Durante l’inaugurazione verrà proiettato un video con la storia del gruppo My Hotels, verranno creati angoli di degustazione relativi alle specialità territoriali in cui My Hotels è presente (Emilia Romagna, Toscana, Liguria e Kenya).

New entry per Md Sales & Marketing Representatives

Sei hotel in Italia e uno in Corsica

Md Sales & Marketing Representatives inizia l'autunno presentando le nuove strutture in portfolio. Innanzitutto il Vestas Hotels & Resorts, nuovo brand che attualmente conta tre strutture a Lecce, Risorgimento Resorts, 5 stelle lusso, Hotel President, 4 stelle, ed Eos Hotel, 3 stelle. Ci sono poi il Royal Hotel a Sanremo, 5 stelle lusso, il Palazzo Magnani Feroni a Firenze, 5 stelle, il Relais Villa l'Olmo a Impruneta (Firenze) e l'Hotel & Spa des Pecheurs, Ile de Cavallo (Corsica), 4 stelle lusso.

Per la Slovenia è l'Italia il mercato più importante

Obiettivo, sollecitare il Centro e il Sud del Paese

Il mercato italiano rappresenta per la Slovenia il 19% del totale dei visitatori, provenienti in massima parte dal Nord Italia. Nei primi sette mesi sono state 192.000 le presenze italiane per un totale di 450.000 pernottamenti. L'obiettivo per i prossimi 4 anni è un aumento di arrivi dall'Italia del 4,5% e di pernottamenti in misura del 3%. “Dobbiamo sollecitare di più il Centro e il Sud Italia – ha spiegato Gorazd Skrt, nuovo direttore dell'ufficio del turismo Sloveno -, puntando anche sul volo per Trieste che dista pochi chilometri dai confini della Slovenia. Il nostro Paese offre una serie di opportunità per un turismo anche non stagionale, grazie anche ai numerosi centri benessere, i casinò, centri congressuali ed un'offerta alberghiera di prim'ordine a prezzi concorrenziali”. Gorazd ha ricordato le bellezze naturali della Slovenia. “Il territorio è coperto da boschi in misura del 60%, risultando uno dei Paesi europei più verdi, il mare anche se per solo 46 km di costa è molto apprezzato. La Slovenia ha adottato l'euro dal gennaio di quest'anno, primo Paese tra i dieci entrati in Europa il 1° maggio 2004 e nel primo semestre del 2008 assumerà la presidenza dell'Unione Europea”.

Zucchetti sale a 540 installazioni

Il software gestionale eAgency si fa strada tra i network e si specializza in business travel

Zucchetti Systema, la società dell’omonimo gruppo lodigiano dedicata allo sviluppo di soluzioni e tecnologie rivolte all’industria del turismo, sarà presente a NoFrills con l’ultima release dei prodotti della linea eAgency, piattaforma applicativa per agenzie di viaggi e tour operator.

La nuova versione è caratterizzata dal potenziamento di alcune funzionalità inerenti al settore business travel, alla gestione di network di adv e all’ulteriore implementazione dei moduli per gli organizzatori di viaggi. Tra i clienti di Zucchetti le Welcome Travel Team di Alpitour e le Ventapoint 360 del Gruppo Ventaglio, per le quali l’azienda basata a Firenze ha messo a punto un programma di business intelligence che analizza i dati di vendita di ogni singolo negozio allo scopo di analisi e preparazione di sempre più affinate strategie di marketing.

A oggi sono 540 le installazioni dei software Zucchetti Systema nel turismo, la crescita è del 23% anno su anno.

Friuli, nasce il Club di prodotto Albergo diffuso

Di questo circuito di alloggi sono entrati a far parte 6 Alberghi diffusi

Sentirsi a casa propria, parte di un piccolo mondo antico, ma con i servizi e le comodità di un grande albergo a prezzi competitivi. È la filosofia di accoglienza dell'Albergo diffuso, che in Friuli Venezia Giulia è sinonimo di ospitalità rurale e qualità certificata del servizio.

Con il nuovo Club di prodotto Albergo diffuso, Turismo Fvg ha aggiunto alla possibilità di soggiorno in strutture tipiche del borgo montano la garanzia di accedere a uno standard qualitativo prefissato e in grado di soddisfare un ampio range di esigenze della clientela. Di questo circuito di alloggi sono entrati a far parte 6 Alberghi diffusi, distribuiti in sette località che si estendono in Carnia e sull'altopiano di Monte Prat.

GVupdate

Connessione wi-fi gratuita in una selezione di hotel Concorde

Si chiama '100%Wifi, 100% Gratuito' il nuovo servizio che il Gruppo Concorde Hotels & Resorts propone gratuitamente in tutte le camere e parti comuni di una selezione di alberghi che partecipano al programma. Vero precursore nel panorama dell'hôtellerie internazionale di lusso, il gruppo è il primo a proporre la gratuità di questo servizio alla clientela sia dell'albergo sia del ristorante, sia degli spazi congressuali. Il plus è rivolto in particolare alla clientela d'affari, che potrà così rimane in contatto con l'azienda, con la famiglia o con gli amici, senza limiti di tempo e senza spesa aggiuntiva soggiornando in un Concorde. "Con l'introduzione di questa nuova politica, che offre gratuitamente un accesso illimitato e del tutto sicuro, vogliamo sottolineare il nostro impegno a rendere più semplice il soggiorno dei nostri clienti e a rendere più accessibile questo servizio ormai divenuto essenziale" commenta Marie-Béatrice Lallemand, direttore generale del Gruppo Concorde Hotels & Resorts

TTGnews

Diritto: Software copiato in azienda: quando non è illegale averlo? Una recente "sorprendente" sentenza di un tribunale italiano lo spiega

Articoli di diritto che riguardano siti web, il diritto della privacy e vicende di webmaster

a cura di Andrea D'Agostini di ConsulenteLegaleInformatico.it

Il Tribunale di Lanciano, in composizione monocratica ha assolto un imprenditore individuale il quale, al termine di un controllo fiscale, era stato trovato in possesso di numerosi programmi privi di licenza d’uso.

Il Giudice con la sentenza 77/2007 depositata l’8 febbraio 2007, attestandosi sulla linea già delineata dal Gip di Bolzano (Sent. 145/2005), non ha rilevato alcuna violazione dell’art 171 bis legge del 22 aprile 1941, n. 633 (Lda) e questo per tutta una serie di motivi, vediamoli nello specifico.

Il primo riguarda l’abusività della duplicazione. Afferma il giudice: “il semplice rinvenimento di una serie di supporti contenenti programmi informativi, in questo caso compact discs privi di marchio SIAE non è prova sufficiente a della loro duplicazione abusiva, ovvero della loro detenzione consapevolmente abusiva”.

La logica dell’apposizione del cd bollino SIAE sui supporti informatici è piuttosto banale, nel senso che l’obbligo, previsto dall’art 181 bis della Lda, ha come obiettivo quello di rendere facilmente apprezzabile la provenienza lecita o illecita di un supporto informatico e quindi dei suoi contenuti. In sostanza, sia il consumatore sia la Guardia di Finanza, troverebbero nel bollino SIAE uno strumento, all’occhio, estremamente utile e diretto per valutare la provenienza dello stesso supporto, e quindi indirizzare le proprie scelte.

Senonché, nel caso di specie il fatto della mancata presenza di tale bollino, non ha condotto alla suesposta facilità di riconoscimento della provenienza. Perché, sostiene il giudice “Non è da escludersi che i compact discs in sequestro contenessero copie di programmi legittimamente installati, effettuate a titolo di precauzione per il caso che si cancellasse dalla memoria del computer e fosse necessario reinstallare nuova”. Giustamente rileva il giudice che quei cd potessero essere la cd copia di Back-up prevista dall’art. 64 ter, 2° comma Lda, quindi per sua natura priva di Bollino SIAE. Oppure che i programmi residenti sul computer fossero stati installati prelevandoli da cd allegati a riviste specializzate (pratica molto diffusa e alimentata dalle stesse software house).

Il secondo motivo avanzato dal Tribunale di Lanciano trova la sua ragion d’essere nel concetto di “profitto” e nello “scopo commerciale o imprenditoriale” della detenzione e dello scopo.

Il giudice non si sofferma sul concetto di profitto, contrariamente a quanto in genere fatto da altre Autorità che si sono trovate a dover giudicare sulla medesima questione (ricordiamo che con il termine profitto s’intende qualsiasi vantaggio patrimoniale diretto o no - mancanza di esborso economico - e morale).

Ciò che comunque rileva in seconda battuta è l’assoluto difetto di prova della sussistenza dello scopo imprenditoriale o commerciale della detenzione di tali supporti informatici. Il fatto che l’imputato detenesse i compact disc nei locali dell’impresa e non anche a casa non prova il fine, lo scopo ultimo, da individuare, alla stregua del dettato normativo, nelle finalità commerciali o imprenditoriali.

Questo sulla base di un indirizzo consolidato della Corte di Cassazione che ha affermato più volte che l’utilizzo di un software in ambito imprenditoriale deve favorire l’attività stessa, quindi inserirsi nel processo produttivo fornendo allo stesso strumenti o migliorie in grado di ottimizzare tempi e modi. Ciò, nella realtà, non è stato provato, per cui il fatto che i cd e i programmi si trovassero nei luoghi in cui si svolge l’attività dell’impresa individuale non dimostra il fine commerciale o imprenditoriale.

In conclusione si può dire che nella fattispecie non sono stati provati gli elementi costitutivi del reato, ossia l’abusività della duplicazione e lo scopo commerciale e imprenditoriale della detenzione.

WMPnews

Regione: nuova legge su alberghi, FI continua la battaglia

Il Gruppo regionale di FI, che si è fatto promotore dell’iniziativa di far sospendere, nelle ultime sedute del Consiglio regionale pre-ferie estive, la nuova legge sugli alberghi, ha incontrato questa mattina i rappresentanti di Federalberghi, Ance Liguria (associazione costruttori) e Confedilizia (associazione proprietari di immobili tra cui molti proprietari di immobili adibiti ad alberghi). Durante l’incontro si è convenuto e concordato su alcune modifiche da apportare alla legge in questione per renderla più consona alle reali esigenze degli operatori del settore.

“Rifiutiamo la logica illiberale della legge – afferma il Capogruppo Morgillo –. Il vincolo perpetuo è incostituzionale e non si può pensare di salvaguardare il turismo obbligando gli albergatori a fare quel mestiere. Occorre studiare ed attuare delle vere politiche per rendere attrattiva al Liguria e così nasceranno nuovi alberghi".

“L’atteggiamento ostile alla legge espresso dal Gruppo di FI – sostiene il vicepresidente del Consiglio Regionale, Franco Orsi – non impedirà una nostra azione per cercare di mitigare gli effetti della legge". “Per questo motivo – concludono i Consiglieri di Forza Italia – presenteremo diversi emendamenti, tra cui i più importanti saranno: quello per consentire il trasferimento dell’obbligo di realizzare edilizia convenzionata anche in altri immobili del Comune e, soprattutto, quello che prevedrà la possibilità a che il vincolo non operi qualora venga realizzata una nuova struttura alberghiera. In poche parole, se verrà costruito un albergo più grande se ne può svincolare uno più piccolo. Insomma, ci batteremo per una legge più snella, più liberale e più vicina alle reali esigenze e necessità degli operatori e del mercato".

Sanremonews

Creare una azienda all'estero in Gran Bretagna o in un paradiso fiscale conviene? Cosa fa il Fisco italiano oggi?.

Nel sistema fiscale italiano, l’imposta sui redditi delle persone fisiche è applicata in modo distinto a seconda che il contribuente sia o meno residente

di Andrea Carinci e Thomas Tassani

Londra è una città affascinante. Non sarà un posto esotico come Bahamas, o soleggiato come Monaco, ma è comoda da raggiungere e offre tutto quello che si può desiderare, in termini di vita sociale e divertimenti. Forse è per questo che è diventata la meta privilegiata dei magnati russi, e non solo. Ma, forse, è anche perché nel Regno Unito si possono pagare poche tasse.

Le cronache di stampa hanno dato notevole risalto al contenzioso tra il Fisco italiano e Valentino Rossi. La vicenda è così diventata, come sempre più spesso accade nei mass media, argomento da gossip, mentre invece dovrebbe indurre a riflettere sulle nuove modalità di pianificazione fiscale all’interno dell’Unione Europea. In sostanza, perché proprio il Regno Unito?

Conviene ancora emigrare in un paradiso fiscale?

Nel sistema fiscale italiano, l’imposta sui redditi delle persone fisiche è applicata in modo distinto a seconda che il contribuente sia o meno residente: nel primo caso è tassato sui redditi ovunque prodotti (cosiddetto world wide taxation principle), mentre nel secondo solo su quelli realizzati nel territorio dello Stato.

Per sfuggire all’imposizione in Italia, una forma tradizionale quanto rudimentale di pianificazione è rappresentata dallo spostamento della residenza in un paese "a bassa fiscalità". In questo modo, diventano tassabili nel paese originario di residenza (l’Italia) solo i redditi ivi prodotti (1), mentre sfuggono quelli (tutti gli altri) realizzati al di fuori. A questi ultimi, sarà applicabile solo la bassa (oppure nulla) imposizione vigente nel paradiso fiscale di nuova residenza.

Un tale espediente risulta però oggi di difficile attuazione per effetto della disciplina, introdotta all’articolo 2, comma 2-bis del Tuir, che, invertito l’onere della prova circa la residenza di un soggetto, ha stabilito che spetta al soggetto trasferito provare che effettivamente il centro dei propri affetti e dei propri affari (nozione sostanziale di residenza) non è più localizzato in Italia bensì nel paradiso fiscale. In difetto di tale prova, difficile da fornire nei trasferimenti fittizi, l’amministrazione finanziaria può continuare a considerare i soggetti residenti e tassarli di conseguenza. Sennonché, questa particolare presunzione opera solo nei casi di trasferimento della residenza verso taluni paesi, caratterizzati da imposizione sui redditi con aliquote particolarmente basse o nulle, espressamente individuati con un decreto ministeriale. (2) Tra questi, non è annoverato il Regno Unito.

O è meglio la nebbia di Londra?

Quanto detto, non risponde però ancora alla domanda: perché proprio Londra? A prima vista, peraltro, il sistema fiscale britannico non sembra così vantaggioso, se si considera che l’aliquota marginale dell’imposta sui redditi è del 40 per cento: non proprio un’aliquota di favore. Il discorso tuttavia cambia se dall’aliquota si passa a considerare i redditi tassabili, perché la particolarità (o, meglio, la convenienza) del regime britannico sta proprio nella loro individuazione.

Fondamentale è la distinzione tra residenti e residenti non domiciliati. Se, per regola generale, i residenti sono soggetti a imposta sui redditi ovunque prodotti, i residenti non domiciliati sono tassati sui soli redditi realizzati nel Regno Unito nonché su quelli prodotti altrove e rimpatriati. (3) Nel caso di residenti non domiciliati, pertanto, i redditi prodotti all’estero e non fatti rifluire nel Regno Unito restano sottratti a tassazione. (4)

Per un’integrale soggezione all’imposta sui redditi britannica, insomma, non basta essere residenti nel paese; occorre esservi anche domiciliati. E – semplificando il discorso - se la residenza è relativamente facile da acquisire (ad esempio, con la permanenza per almeno 183 giorni; o con un periodo di permanenza medio di 91 giorni su quattro anni; o con l’acquisto di un’abitazione), anche evitare di prendere il domicilio non risulta poi così complesso: per essere domiciliati nel Regno Unito occorre manifestare (anche su appositi moduli) l’intenzione (animus manendi) di restare nel paese indefinitamente. (5) Diversamente, non si è considerati domiciliati, senza che ciò comprometta la questione della residenza.

Appare insomma relativamente semplice acquisire lo status di residente non domiciliato. La convenienza di tale status, tuttavia, si apprezza in particolare per coloro che realizzano ingenti redditi all’estero e che possono evitare di farli confluire nel Regno Unito. E così, discriminando i residenti domiciliati (in primis i cittadini britannici) (6) da quelli non domiciliati, ecco realizzate le condizioni per un regime estremamente appetibile per immigrati facoltosi: un regime, a ben vedere, da vero e proprio paradiso fiscale. (7)

Ma il Fisco sta a guardare?

La quadratura del cerchio, per colui che intende spostare la propria residenza per ragioni fiscali, sembra realizzata: una sostanziale detassazione dei redditi prodotti, senza che si renda applicabile alcuna disposizione antielusiva. Il gioco non è però così semplice.

Il fatto che il Regno Unito non rientri tra i paesi cui è applicabile l’articolo 2 comma 2-bis del Tuir, non significa che il Fisco (italiano) sia privo di strumenti di controllo. Se l’amministrazione finanziaria prova che di fatto, e per almeno 183 giorni nell’anno, il centro principale degli affari e interessi oppure dei rapporti morali, sociali e familiari è situato in Italia, il soggetto può essere considerato fiscalmente residente in Italia, nonostante lo status di residente, non domiciliato, britannico. Il trasferimento di residenza, se fittizio, resta insomma contrastabile. Rimane però il fatto che l’onere della prova incombe qui sul Fisco e ciò, indubbiamente, rende più difficoltoso avversare trasferimenti meramente fittizi di residenza.

Ed è per questo, forse, che le nebbie di Londra appaiono preferibili al sole dei Caraibi. Il modo migliore per nascondere qualcosa è lasciarlo in bella mostra sul tavolo; ma se c’è anche la nebbia, è meglio: la nebbia confonde le forme, perché nella nebbia "nessun essere conosce l’altro". (8) Almeno fino al momento in cui l’efficiente funzionario fiscale, riesce, nella nebbia, a penetrare.

(1) Come è il caso dei redditi degli immobili presenti sul territorio.

(2) Dm 4 maggio 1999.

(3) Cosiddetta Taxation on the remittance basis.

(4) Ma anche questa regola è eludibile (Cfr. G. Clarke, "Offshore tax planning", 2004, pag. 125).

(5) Per coloro che non lo sono dalla nascita.

(6) Nel 1992, Gordon Brown, allora Cancelliere, aveva annunciato come imminente un cambiamento delle regole sul domicilio ai fini fiscali. Di tale cambiamento, tuttavia, sembra essersi persa traccia.

(7) Emblematica la voce Taxation in the United Kingdom su Wikipedia: "for individuals resident but not domiciled in the UK (…) the UK is sometimes called a tax haven" (http://en.wikipedia.org/wiki/Taxation_in_the_United_Kingdom).

(8) H. Hesse, Nella nebbia.

Businessonline

Spagna: l’economia resta solida e la fiducia alta nonostante la crisi finanziaria d’oltreoceano

L’economia spagnola è da tempo tra le più dinamiche dell’Unione europea, con un tasso di crescita positivo ormai da 14 anni: la Spagna ha infatti fatto passi concreti per ridurre le differenze di competitività e di reddito pro capite nei confronti degli altri paesi membri dell’Unione. Puntando soprattutto sull’energia rinnovabile e sul settore terziario, il Paese si erge come protagonista dei nuovi assetti economici e strategici europei. Tali cifre fanno ben sperare anche per il prossimo futuro non ostante i timori in Europa per le ripercussioni della crisi dei subprime statunitensi.

Francesca Barbieri - Equilibri.net

Hotel guest have their say

Sep 18, 07 | 1:57 am

A new online Guest Satisfaction Survey is currently being trialled at Accor hotels in New Zealand and Australia, in a bid to further improve customer satisfaction and loyalty. The survey has been specifically customised for Accor Hotels and Resorts by software provider Medallia.

Pending a successful implementation, the survey will be introduced across Accor’s global network of almost 4000 hotels in nearly 100 countries. The concept offers a coordinated and immediate way for hotels to monitor and improve products and services for their guests.

When a guest stays at an Accor hotel, they will receive a follow-up email requesting them to complete an online survey. The initiative provides hotel management with an opportunity to respond to this feedback quickly and effectively, facilitating an improved level of customer service. Guests are asked to rate various aspects of their stay including dining, check in and check out experience, room service, hotel staff and conference and meeting facilities where appropriate.

New Zealand Vice President Paul Richardson says it is an excellent concept that has strong benefits to both the guests and the hotels.

“The majority of our guests are impressed when they are contacted following their stay and are happy to give feedback, whether positive or otherwise. It also works as a great tool to motivate each hotel team because of the ability to compare ratings against other hotels."

The initiative has been rolled out across the New Zealand and Australian hotels and has now been fully functioning for three months. Medallia is also used by Accor hotels to assist in training and monitoring employee customer service.

Accor, the European leader in hotels and tourism, and a global leader in corporate services, operates in nearly 100 countries with 166,000 employees. It offers to its individual and corporate clients 40 years of expertise in its two core businesses:

Hotels, with the Sofitel, Novotel, Mercure, Suitehotel, Ibis, All Seasons, Etap Hotel, Formule 1 and Motel 6 brands: 3,800 hotels and 450,000 rooms in 90 countries, as well as strategically related activities, such as Lenôtre;

Services to corporate clients and public institutions: 23 million people in 35 countries benefit from Accor Services products – meal and food vouchers, people care, incentive and loyalty programs.

E-hoteliers

“Possiamo essere la prima generazione che non accetta più che un fattore casuale come la latitudine determini la vita o la morte di un bambino, ma saremo quella generazione?”

(Bono – U2)

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