La rassegna stampa del mondo dell’ospitalità 16 -17 giugno 2007
(Hotels, ADV, Istituzioni,Trasporti, Associazioni, Normative e Leggi)
Preferred Hotels & Resorts rinnova il concetto del maggiordomo
A disposizione degli ospiti per un servizio personalizzato
Un servizio maggiordomo aggiornato alle esigenze del 2007: è quello che vogliono proporre Preferred Hotels & Resorts e Preferred Boutique. L’obiettivo di valorizzare ancora di più l’esperienza in un hotel di lusso. I maggiordomi saranno a disposizione degli ospiti dal loro arrivo, per offrire loro un servizio personalizzato e attento ai dettagli. Tra le strutture dotate di questi maggiordomi ci sono The Lanesborough a Londra, Cloister at Sea Island Resorts, Georgia, Peter Island Resort alle Bvi, Sandy Lane a Barbados e Villa Premiere Hotel & Spa a Puerto Vallarta.
Swiss lancia tariffe speciali per scoprire la business class
Per chi prenota il proprio viaggio entro il 19 agosto
Swiss International Air Lines invita a scoprire la business class lanciando delle offerte sulle più importanti capitali mondiali, a partire da 942 euro, per chi prenota il proprio viaggio entro il 19 agosto e vola tra il 13 luglio e il 25 agosto con partenza da Milano, Roma e Venezia. Le tariffe per Bangkok, Boston, Chicago, Miami, New York, San Paolo, Santiago, Tel Aviv e Tokyo sono disponibili anche in partenza da Catania e Napoli. Informazioni e prenotazioni presso le agenzie di viaggi, al call del vettore al numero 848 868 120 e sul sito www.swiss.it.
Earth Viaggi, dall’estate si viaggia con l’accompagnatore esperto
Scrittori, studiosi, archeologi
Gli itinerari di Earth Viaggi, per la prossima estate, si arricchiscono dell’accompagnatore esperto. “Non accompagnatori classici ma scrittori, studiosi, archeologi – afferma Bruno Gaddi, titolare di Earth Viaggi – che all’intensità dell’esperienza che promettiamo di far vivere ai nostri viaggiatori, sanno apportare nozioni interessanti, importanti per comprendere fino in fondo il valore e la bellezza dei luoghi in cui viaggiamo”. “Con questa operazione, che per noi rappresenta un forte sforzo in termini organizzativi ed economici, intendiamo – sottolinea Gaddi – confermare quella che è la nostra filosofia: ovvero portare sui banchi degli agenti di viaggi nostri partner prodotti ricercati e sicuri, con l’intenzione di offrire al cliente finale un’esperienza di viaggio vera e completa che lascia emozioni, curiosità, ricordi ma anche interessanti nozioni. Se il viaggio è anche un modo per arricchirsi dal punto di vista culturale, noi di Earth, con questa operazione – chiude Gaddi - vogliamo esserne i protagonisti”.
Ad esempio per le partenze garantite di agosto in Ladakh per la partenza del 3 agosto i partecipanti saranno accompagnati da Pino Tommasi, uno dei maggiori esperti di cultura buddista in Italia, traduttore di testi dal tibetano all'italiano, direttore del centro buddista Lamrim di Novara. Stesso viaggio ma partenza l’8 agosto con Pierpaolo Di Nardo, responsabile settore India di Earth Viaggi, autore della guida "India del Nord: trecentotrenta milioni di dei e un popolo solo", appassionato di India, con oltre 20 viaggi in Ladakh e sull'Himalaya nepalese e tibetano. Partenze garantite con accompagnatore esperto anche per il Perù, in cui i nuovi siti archeologici del Nord del Paese rappresentano uno dei fiori all’occhiello della programmazione estiva di Earth, proposti attraverso la partenza garantita dell’11 agosto.
GVnostop
Cresce l’offerta di eventi estivi a Rimini
Duecento in più rispetto allo scorso anno
Cresce l’offerta di Rimini per l’estate: saranno ben 700 gli eventi, circa 200 in più rispetto alle ultime annate, che daranno il benvenuto alla bella stagione lungo i 15 chilometri di costa, così come nelle piazze del centro storico e nei borghi. Da giugno a settembre chi sarà a Rimini avrà solo l’imbarazzo della scelta: dalla mattina alla sera la città propone rassegne di spettacoli, concerti, passeggiate nella storia, mostre, appuntamenti sportivi e feste tradizionali, festival per ogni gusto e un intero mese, luglio, tutto dedicato ai più piccoli e alle loro famiglie. Come ogni anno, ad accompagnare la promozione degli eventi estivi sarà l’immagine balneare d’autore affidata a Pablo Echaurren e la guida che passa per la prima volta da 84 a 128 pagine ed è stata stampata in 30mila copie; verrà distribuita attraverso gli otto uffici di informazione accoglienza turistica (Iat), l’Urp e sarà presente a tutti gli alberghi e gli stabilimenti balneari di Rimini.
In lingua italiana l’opuscolo e il sito Kinderhotels
Le strutture sono quasi tutte dislocate in Austria
Buone notizie per le famiglie con bambini alla ricerca di una meta per le prossima vacanze: ora sono disponibili in lingua italiana l’opuscolo e il sito internet di Kinderhotels. Questa associazione riunisce le migliori strutture alberghiere per famiglie all’insegna della massima qualità che fanno delle vacanze “a misura di bambino” una vera e propria vocazione. Gli alberghi che fanno parte dell’Associazione Kinderhotels, quasi tutti dislocati in Austria, vengono costantemente controllati per accertare il rispetto dei requisiti che il marchio, registrato nel 1987, richiede.
GVupdate
UNIVERSITA’: PALERMO, 16 BORSE STUDIO PER TIROCINI ALL’ESTERO
UNIVERSITA’ CALABRIA: TRE GIORNI DEDICATI A SCELTE STUDENTI »
TURISMO: INCONTRO TRA DOMANDA E OFFERTA TRA PUGLIA E RUSSIA
(AGI) - Bari, -Dello stesso avviso Filippo Guglielmi, tour operator del foggiano, presente a Mosca il 21 marzo scorso alla 14^ edizione del “Moscow International Travel & Tourim Exhibitions” (MITT), la manifestazione fieristica da dove l’assessore al Turismo Massimo Ostillio ha messo in moto la macchina operativa per poter concretizzare immediatamente i contatti stabiliti e soddisfare le richieste dei tour operator locali particolarmente interessati al mercato pugliese. “Un grande successo - ha commentato l’assessore regionale Massimo Ostillio - finalmente si inizia a capire che davanti a un mercato internazionale cosi’ agguerrito non possiamo piu’ presentarci in ordine sparso. Il turismo ha bisogno di concretezza: la Regione anche in questa occasione ha fatto il massimo per mettere gli operatori in condizioni di promuoversi con efficacia all’estero, ma tutti devono crederci maggiormente e investire di piu’, con proposte mirate”.”Il problema ora e’ capire se la capacita’ delle strutture ricettive locali riescono a soddisfare le esigenze del mercato russo” ha rilevato Tiziana Ippolito, rappresentante del Gruppo Montinari di Lecce. Una cosa e’ chiara: “Dai contati presi i russi cercano soprattutto 4 e 5 stelle, alberghi di lusso e, possibilmente, sul mare”.
Nei prossimi giorni, una volta analizzati approfonditamente i contatti maturati nel corso del workshop, sara’ possibile capire le reali esigenze del mercato e, quindi, attivarsi anche con proposte piu’ specifiche.
(AGI) Red
I turisti russi sedotti dalla Puglia
La Puglia seduce i turisti russi. Dal mare alla natura, dall’arte agli alberghi, i cittadini dell’est europeo sono stuzzicati dalle bellezze nostrane. In modo particolare, sono interessati soprattutto al mare. Ma cercano anche nel “pacchetto” vacanziero soluzioni che coniughino natura e arte. Inoltre, prediligono gli hotel a 3 e 4 stelle, e non rifiutano di certo i resort di lusso ed extra lusso per clienti di categoria superiore. Dal 10 giugno (fino al 18 di queste mese; ndr) una ventina di tour operator russi stanno verificando sul campo, di persona, non solo la bontà dell’offerta pugliese legata a specifici target d’interesse, ma soprattutto la qualità dell’accoglienza insieme all’organizzazione dei servizi primari. Organizzato dalla Regione Puglia in collaborazione con l’Enit – Agenzia nazionale del Turismo, l’educational tour è il risultato degli incontri e delle relazioni intrecciate lo scorso 21 marzo a Mosca dall’assessore regionale al Turismo, Massimo Ostillio, in occasione della 14a edizione del “Moscow International Travel & Tourim Exhibitions” e delle iniziative di promo-commercializzazione intraprese da Aeroporti di Puglia in concomitanza con l’apertura del volo diretto Bari-Mosca attivato il 6 dicembre del 2006 dalla compagnia Alpi Eagles. Ed il crescente interesse per la Puglia da parte del mercato russo è legato anche al clamore mediatico suscitato dalla recente visita del presidente, Vladimir Putin, a Bari lo scorso marzo e dai processi di internazionalizzazione del marchio Puglia sostenuti da diverse Istituzioni locali che guardano con benevolenza alle opportunità espresse nel mercato russo per diversi settori produttivi, agro-alimentare e tessile in particolare. Ma sono le bellezze naturali e paesaggistiche pugliesi a “togliere il fiato” ai russi. Da lunedì scorso, infatti, i buyer selezionati dalla sede Enit di Mosca stanno girando la Puglia in lungo e in largo, con visite guidate nei luoghi di maggior attrazione turistica, grazie ad un programma mirato che tende ad esaltare le specificità delle province. Il tour è partito lunedì da Taranto, con la visita ai tesori storico-architettonici del capoluogo e ai comuni di Grattaglie, Crispiano e Martina Franca, ed è proseguito martedì nel Salento alla scoperta del barocco leccese e delle perle del turismo locale. Poi i buyer russi hanno fatto tappa in Valle d’Itria per risalire verso Foggia, toccando Alberobello e Castel del Monte, e proseguendo per Mattinata e Peschici. Oggi, invece, gli operatori russi visiteranno l’aeroporto internazionale di Bari per verificare gli standard di qualità del principale scalo regionale e per incontrare gli operatori turistici pugliesi accreditati al workshop promosso dall’assessorato che si svolgerà nel pomeriggio. «I nostri operatori hanno un’occasione straordinaria per accorciare le distanze con la Russia e attrarre nuovi flussi turistici», rileva l’assessore regionale al Turismo Massimo Ostillio, commentando l’iniziativa che punta ad incrementare la destagionalizzazione, e quindi a portare ricchezza al territorio. «Nella convinzione che la Puglia abbia tutte le carte in regola per intercettarne flussi consistenti di turisti russi, - prosegue Ostillio - la Regione sta facendo sino in fondo la sua parte, con mirate campagne di promozione. Ora la palla passa agli operatori, con l’auspicio che sappiano cogliere le occasioni, valutando al meglio le esigenze di mercato, anche e soprattutto in rapporto alla qualità e ai prezzi». L’itinerario “educativo”, dunque, si chiuderà domani con un giro a Trani. Di conseguenza, i buyer russi porteranno in patria la loro esperienza con la speranza che mettano una “buona parola” e sostengano il turismo e l’economia pugliese.
Emiliano Moccia - IlMeridiano -
TURISMO. Vacanze estive 2007, Confesercenti: gli italiani spenderanno 32 Mld di euro
Nell'estate 2007 saranno più di 34 milioni gli italiani che andranno in vacanza. Il 2,5% in più dell'anno scorso con una spesa complessiva di 32 miliardi di euro, con una crescita di 5,7 mld rispetto al 2006. E' quanto si apprende da una nota di Confesercenti che classifica l'Italia la regina incontrastata delle ferie estive.
In particolare, spiagge e monti della penisola sono scelti dal 72% dei turisti di casa nostra mentre a distanza seguono l'Europa con il 22% e gli Stati Uniti, anche esse mete in aumento.
E' una delle tendenze più significative emersa dall'indagine Confesercenti-Publica ReS sulla stagione estiva che vede un 20 per cento di italiani ancora indecisi se andare o meno in vacanza quest'anno, contro un 58% pronto a fare le valigie. La macchina è il mezzo di gran lunga preferito (70%) seguito dall'aereo (23%) per gli spostamenti. Se i vacanzieri aumentano resta ancora ragguardevole il numero degli "esclusi": rimarranno a casa oltre 13 milioni di italiani (il 23% del totale) o per motivi economici (il 33%,) o per problemi familiari (23%) o di lavoro (15%).
Per quanto riguarda il periodo prevale decisamente l'alta stagione su tutti gli altri periodi in calo piuttosto pronunciato, come dimostra la previsione di un - 13% a maggio-giugno ed a settembre-ottobre. Crescerà anche la spesa pro-capite prevista che salirà dai 767 euro dell'anno scorso ai 934 del 2007. Mentre resta invariata la durata media della vacanza (circa 17 giorni). Emergono poi sia la propensione al risparmio che la crescita di un turismo di elite che sceglie alberghi a 4 stelle per il soggiorno estivo (richiesta cresciuta dell'11%).
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La Russia cambia ufficialmente bandiera: ritorna quello dello zar bianca-rosso-blu con l'aquila.
La Russia cambia bandiera. E’ una decisione ufficiale e la vecchia insegna nazionale – rosso sangue e falcemartello in oro, che era restata privilegio dell’Armata – entra nelle vetrine dei musei come una reliquia. Lo ha deciso (con un diktat che farà discutere) il capo del Cremlino Putin il quale, con le sue continue giravolte, cerca di accontentare i nazionalisti, i monarchici e tutti i revisionisti che abitano in Russia. Bandiera rossa, quindi, addio. La storia ricorderà che nel 1848 era stata innalzata dal popolo di Parigi sulle barricate e che poi, nel 1871, i comunardi l’avevano elevata a simbolo nazionale della rivoluzione. Nell’Unione Sovietica era arrivata nel 1917 divenendo bandiera nazionale, pansovietica. Aveva accompagnato i soldati dell’Urss sino a Berlino. Aveva ornato la capsula spaziale di Gagarin ed era stata sempre alla testa delle parate civili e militari sulla piazza Rossa. Ed ora punto e fine. Lo annuncia a tutta pagina (anche con una certa ironia) il quotidiano moscovita Izvestija che così titola: “La bandiera zarista al posto di quella sovietica”.
Ma la battaglia per eliminare il simbolo “rosso” era cominciata già da tempo. Sin dal 2005 monarchici e nazionalisti (che stanno prendendo sempre più piede nella Russia di Putin) puntavano a ripristinare i vecchi simboli prerivoluzionari. Tutto questo ha poi portato un gruppo di senatori e di deputati a far approvare alla Duma di Stato (il Parlamento della Russia) un disegno di legge relativo all'eliminazione dei due principali simboli dell'epoca sovietica, la falce ed il martello e la "Bandiera della Vittoria" (quella issata dai sergenti dell'Armata Rossa Kantaria ed Egorov il 30 aprile del 1945 sul Reichstag di Berlino in segno di vittoria dell'Unione Sovietica sulla Germania al termine della Seconda guerra mondiale). Alle manovre parlamentari erano seguiti momenti di stallo e di ripensamento. In particolare si giunse ad un vero compromesso. La “Bandiera della Vittoria” – si disse - resterà sempre valida e sarà tirata fuori dei musei solo in occasione di cerimonie solenni di carattere militare, quali ad esempio la deposizione della tradizionale corona d'alloro sulla tomba del Milite ignoto o la parata militare del 9 maggio. Per il resto varrà la bandiera attuale della Russia: quella bianca-rosso-blu con l'aquila a due teste dei Romanov che sarà anche cucita sulle divise dei militari.
Sempre sul fronte della guerra alla storia si registrano movimenti anche in Ungheria. Qui alcuni deputati del partito conservatore di opposizione (Fidesz) e democristiani sono riusciti ad eliminare il monumento ai soldati sovietici caduti in Ungheria nel 1945. Tutto avviene mentre è stata profanata la tomba di Janos Kadar nel cimitero Kerepesi di Budapest. Per trent'anni Kadar aveva guidato l'Ungheria dopo la repressione del 1956 dando al Paese un clima di democrazia e di rinnovato orgoglio.
Revisionismo galoppante anche in Lettonia. Qui è cancellata la festa della Vittoria riportata dall’Armata Rossa sul nazismo. Il governo di Riga ritiene, infatti, che non si trattò di una “vittoria” ma di una “occupazione”. Quindi, nessuna festa o celebrazione.
Attacchi all’epoca “sovietica” anche in Polonia. Qui i monumenti a Lenin, a Marx e tutte le statue che caratterizzarono il periodo del realismo socialista sono in stato di abbandono nel parco del palazzo Radziwill, a Kozluwka, oltre Lublino. Bronzi di Stalin, o quelli di Dzierzynski e di Koniew, sono andati distrutti. Il piccolo museo Lenin, a Varsavia, è chiuso dal 1991. Emblemi con soli nascenti, stelle, falci, martelli, manifesti di propaganda e orgogliosi operai in calcestruzzo, giacciono sepolti in fabbriche e miniere dismesse della Slesia. E’ in atto, praticamente, una morbosa inquisizione anticomunista ed antirussa. E così da Tallin a Varsavia, da Budapest a Kiev e a Tbilisi, è guerra di statue e di simboli. E questo avviene mentre i dirigenti polacchi - i due Kaczynski – svendono la sovranità nazionale e offrono a Bush una base anti-missile per il loro scudo spaziale.
Resta, comunque, ancora qualcosa di sovietico a Varsavia: è il monumento all’Armata rossa in piazza Wilenski, nel quartiere Praga e l’ossario sovietico di Ochota, nel parco Pola-Mokotowski. Qui ci sono i resti di 21.468 soldati dell’Urss. “Caduti – come è scritto in una lapide - per liberare la Polonia dall´occupazione tedesca negli anni 1944 e 1945”. Ma qualcuno, con la vernice nera, ha aggiunto: “Fagiani impallinati”. E ancora, nel mirino del revisionismo polacco attuale ci sono Stephan Okrzeya, rivoluzionario del 1905, Ludwik Warynski, fondatore del Partito proletario nel 1880, Karol Swierczewski, generale della Seconda armata polacca nella guerra di Spagna e Wladislaw Broniewski, poeta rivoluzionario che celebrò Stalin prima di finire in un gulag. La macchina messa in moto dai due Kaczynski sta stritolando, a poco a poco, la storia polacca. Si strappano le pagine della storia.
Ma è anche vero che da Mosca Putin non sta dando – come invece dovrebbe – il buon esempio. Perché anche i russi – quelli che ricordano la Rivoluzione e quei veterani della guerra - si trovano a fare i conti con la “gallina zarista” che impazza ovunque: nelle bandiere, nelle medaglie, nei simboli del potere. Si cancellano a poco a poco gli uomini della Rivoluzione d’Ottobre. Gli scrittori del periodo sovietico non trovano posto negli scaffali delle librerie. Nei testi scolastici si cancellano i loro nomi. E’ un ritorno al periodo post-rivoluzionario quando si eliminava tutto quello che c’era stato prima? Del resto anche Breznev, una volta al potere, cancellò Krusciov. Allora si saltarono molti anni e dai libri scomparve il nome dell’uomo che aveva dato vita al XX Congresso del Pcus. Ora quelle opere – con quei pesanti buchi neri – sono il simbolo di un’epoca. In attesa che anche Putin venga un giorno cancellato, se non dimenticato.
BusinessOnLineNews
Metà dell'arte della diplomazia consiste nel non dire nulla, specialmente quando stiamo parlando
Will Durant
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