La rassegna stampa del mondo dell’ospitalità 28 – 29 luglio 2007
(Hotels, ADV, Istituzioni,Trasporti, Associazioni, Normative e Leggi)
La prima parte è già realizzata ed illustrata in due guide in italiano ed in inglese
Dalla collaborazione tra la Società Italiana del Cavallo e dell’Ambiente onlus ed il ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare nasce la prima parte di un percorso tematico di livello nazionale:Il Grande Sentiero dei Parchi Nazionali. Il percorso è il filo rosso che vuole legare di fatto e simbolicamente le realtà dei Parchi Nazionali Italiani. È un progetto innovativo e ambizioso che ha la finalità di mettere in rete la sentieristica dei Parchi Nazionali già strutturata ed idonea soprattutto per la qualità e l’efficienza delle strutture ricettive, per supportare un flusso di turismo lento (a piedi, a cavallo ed in bicicletta) che consenta realmente di soggiornare itinerando sul territorio dei Parchi e di viverne la cultura. La prima parte già realizzata, ed illustrata in due guide in italiano ed in inglese, interessa i territori dei tre Parchi Nazionali dell’Italia Centrale: Monti Sibillini, Gran Sasso e Monti della Laga, Majella. Per la Società Italiana del Cavallo e dell’Ambiente questa iniziativa rappresenta un ulteriore passo in avanti (già oltre 5mila km messi in rete) per la realizzazione del progetto Ippovia Italia, iniziato nel 2002, che ha la finalità di ridare a tutto il territorio nazionale una rete ippoviaria efficiente, sicura e soprattutto protetta da speculazioni ed abusivismo.
GVupdate
TURISMO: PROROGA PER ULTIMARE STRUTTURE RICETTIVE IN SICILIA
Nautica-oggi
Turismo, Lombardia in testa per occupati
Con oltre 26mila lavoratori nel settore, segue il Veneto
(ANSA) - ROMA, 28 LUG - La Lombardia, con 26mila addetti e' la regione con il maggior numero di occupati nel settore turistico-ricettivo: lo stima Federalberghi. Al secondo posto il Veneto (25 mila), poi il Lazio (23 mila). Seguono il Trentino Alto Adige (21mila), Emilia Romagna e Toscana (sostanzialmente appaiate con oltre 19mila occupati nel comparto), Campania e Sicilia (oltre 14mila). Nella gran parte dei casi, si tratta di lavoratrici: in Friuli Venezia Giulia rappresentano il 68,8% sul totale degli occupati.
Zoomarine, da luglio navetta gratuita da Roma, Ostia e Nettuno
Il parco marino della capitale rimarrà aperto anche la sera
Per i mesi di luglio ed agosto, Zoomarine, parco a tema prevalentemente marino, con sede a Torvaianica, in provincia di Roma, rimarrà aperto anche la sera: spettacoli e divertimenti si protrarranno fino alle 19.00 per il mese di luglio, fino alle 21.00 dal 1° agosto al 2 di settembre, fino a mezzanotte dall’11 al 19 agosto. Da luglio è inoltre disponibile una navetta gratuita con partenza da Roma, Ostia e Nettuno, con collegamenti giornalieri da e per Zoomarine (fermate, orari e frequenza su www.zoomarine.com). Inoltre per luglio e agosto, sulle spiagge del litorale i “ragazzi Zoomarine”, 5 team di hostess e promoter, informeranno i bagnanti sulle novità del parco animando gli stabilimenti balneari della capitale. Il parco, che si estende su 34 ettari, ospita cinque diverse aree spettacolo: la “Baia dei Pinnipedi”, con un spettacolo che vede come protagonisti foche, otarie e leoni marini, la “Isola dei Delfini”, in cui otto esemplari si esibiscono in giochi e acrobazie, la “Foresta dei Pappagalli”, caratterizzata da uno spettacolo di uccelli, la “Piana dei Rapaci”, dedicato a gufi, falchi, e barbagianni, il “Galeone delle Meraviglie” con uno spettacolo di tuffatori che si lanciano da grandi altezze per recuperare una mappa del tesoro nascosta. Completano l’offerta Blue River, le montagne russe acquatiche e l’Harakiri, uno scivolo acquatico da percorrere a bordo di gommoni, oltreanche giostre e playground per i più piccoli.
Nuovo molo all’aeroporto di Fiumicino
Un progetto da 179 mln di euro
Avrà una capacità di 6 milioni di passeggeri l’anno il nuovo molo che sarà realizzato all’aeroporto di Fiumicino.
Il progetto, che ammonta a 179 milioni di euro, prevede l’ampliamento del Terminal C che si estenderà su una superficie di 78mila metri quadri. Lo Stato contribuirà alla spesa con 40 milioni di euro mentre l’Enac con 25 milioni.
Fiera Milano si prepara ad atterrare in Cina
Con la costituzione di una società assieme alla Fiera di Hannover
"Concluso il risanamento ora inizia la fase dello sviluppo", così Claudio Artusi, amministratore delegato di Fiera Milano Spa a Il Sole-24 ore cui ha comunicato una sertie di novità che riguardano sia i conti della Fiera sia "l'orizzonte strategico". Palrando di numeri Artusi dichiara che il margine operativo lordo che nel 2006 è stato negativo per 23 milioni di euro, nel 2007 sarà a break even, per attestarsi poi a 30 milioni di euro nel 2008. Fiera Milano si prepara ad atterrare in Cina con una grande società assieme alla Fiera di Hannover, scrive Il Sole. L'accordo sarà ufficializzato a settembre e prevede la costituzione di una joint venture, 51% Hannover e 49% Fiera Milano, che avrà 80 dipendenti, uffici a Shanghai. Si occuperà di organizzare e di promuovere manifestazioni ed eventi in Cina. Un'operazione che favorirà la presenza nella città milanese di buyer asiatici. Non solo, nell'azionariato della joint venture italo-tedesca potranno fare il loro ingresso anche altre fiere italiane che siano interessate.
GVnostop
Resta il filo sottilissimo di una mediazione politica in extremis, ma il giudizio negativo espresso dal ministero dell'Economia lascia pochi dubbi. Le tasse regionali sul turismo stanno per finire sul tavolo della Corte costituzionale. Sarà il Consiglio dei ministri oggi a prendere la decisione finale, ma ieri sera l'ipotesi più concreta sembrava quella dell'impugnazione dei provvedimenti adottati della Regione sarda. Salvo colpi di scena delle ultimissime ore, finirebbero così sub iudice le tasse sulle seconde case, sui maxiyacht e sulle plusvalenze immobiliari, nonostante i correttivi apportati dalla Giunta nell'ultima Finanziaria, proprio per far fronte ai dubbi già sollevati l'anno scorso dal Governo nazionale (con relativa impugnazione). E nel mirino c'è anche la tassa di soggiorno che dovrebbe entrare in vigore dal 2008 (scelta facoltativa dei singoli Comuni).
IMPOSTE REGIONALI. A far pendere la bilancia verso la scelta del Governo di contrastare l'azione della Regione sarda è il giudizio presentato dagli uffici del ministero dell'Economia. Il sottosegretario Paolo Cento ha risposto a un'interrogazione urgente presentata in commissione Bilancio (alla Camera) dal deputato di Forza Italia Mauro Pili: «Il ministero dell'Economia ha trasmesso dettagliate osservazioni alla presidenza del Consiglio dei ministri in ordine alle disposizioni degli articoli 3 e 5» della Finanziaria regionale. «E si è rappresentata l'esigenza di procedere a una nuova impugnazione», scrive l'esponente dell'esecutivo. Già un anno fa a Roma erano stati sollevati molti dubbi sull'impostazione delle tasse regionali sul turismo, tanto che il 7 luglio 2006 il Governo aveva presentato il ricorso alla Corte costituzionale. Nella nuova Finanziaria regionale, che ha riproposto le imposte sul lusso, sono stati introdotti alcuni correttivi formali che avrebbero dovuto aggirare l'impugnazione di un anno fa. Ma il ministero dell'Economia «ritiene che le nuove disposizioni non abbiano superato i motivi di censura che indussero il Governo a promuovere l'impugnativa della legge regionale del 2006».
TASSA DI SOGGIORNO. Il ministero di Padoa Schioppa punta l'indice anche sulla tassa di soggiorno, novità introdotta con l'ultima manovra della Regione sarda. L'imposta entrerebbe in vigore nel 2008, ma solo dietro precisa volontà dei singoli Comuni sardi. È previsto un prelievo giornaliero di 1 euro (2 nelle strutture più lussuose) nei confronti dei turisti che soggiornino sia in alberghi (anche villaggi, campeggi o residence) che in case private. La risposta delle Finanze all'interrogazione presentata da Pili è molto critica, soprattutto per l'esenzione dei sardi dalla tassa di soggiorno: «Sembrano rivelarsi violazioni, oltre che dei principi fondamentali della Carta costituzionale, anche dei principi comunitari di libera circolazione delle persone, apparendo irragionevole e discriminatoria in danno di tutti i cittadini dell'Unione europea l'esenzione dei residenti in Sardegna».
GLI SCENARI. La posizione rigida del ministero dell'Economia non si concretizzerà automaticamente in un'impugnativa perché l'argomento Sardegna dovrà essere introdotto nella seduta del Cdm di questa mattina dal ministro degli Affari regionali Linda Lanzillotta. Tutto però fa supporre che il ricorso davanti alla Consulta sia quasi obbligato, per la forza critica del parere del dicastero di Padoa Schioppa. Non è da escludere però il colpo di scena finale, vista la tendenza del Dipartimento degli Affari regionali a smussare le asperità tra Stato e Regione. L'ultima parola spetta comunque al presidente del Consiglio Romano Prodi. I giochi dovranno decidersi oggi. Poi scadranno i termini per l'impugnazione da parte del Governo e cadrà giocoforza anche il ricorso (ormai superato) presentato l'anno scorso. (Giulio Zasso)
UnioneSarda.it
Euro-dollaro: quota 1,40 è vicina e la moneta unica continua a rafforzarsi danneggiando le esportazioni. Cosa occorre fare? Uno dei problemi è anche la Cina e lo Yen.
L’euro continua ad apprezzarsi nei confronti del dollaro e quota 1.40 è a un passo
di Pier Carlo Padoan
L’euro continua ad apprezzarsi nei confronti del dollaro e quota 1.40 è a un passo. L’ apprezzamento della valuta europea è sostenuto da fattori ciclici ma anche da fattori strutturali. L’indebolimento dell’economia Usa e il concomitante irrobustimento della crescita in Europa sono i più rilevanti fattori ciclici. Sul piano strutturale il processo di diversificazione delle riserve di molti paesi emergenti alimenta la domanda della valuta europea a sfavore della domanda di dollari. Il primo fattore alimenta il secondo ma quest’ultimo segnala anche il progressivo rafforzamento del ruolo dell’euro come valuta di denominazione delle transazioni commerciali e, sempre più, anche di quelle finanziarie. Qualunque ne sia la causa il rafforzamento dell’euro, nei confronti del dollaro ma anche delle valute asiatiche, sopratutto yen giapponese e renminbi cinese, pone un serio problema di competitività per le economie dell’area dell’Euro.
Il ruolo 'residuale' della valuta europea
Il Presidente Francese Sarkozy ha proposto di affrontare questo problema chiedendo alla Banca Centrale Europea una politica di indebolimento del tasso di cambio dell’euro. Ci sono diverse ragioni per ritenere che si tratta di una richiesta sbagliata o addirittura controproducente. In primo luogo occorre chiedersi in che modo la Bce potrebbe mettere in atto una simile politica. Una politica di intervento sui mercati dei cambi, un acquisto di dollari, avrebbe –come dimostra una abbondante evidenza empirica- nel migliore dei casi un effetto limitato nel tempo e nella dimensione, sopratutto se effettuata unilateralmente e in una fase in cui i comportamenti di mercato vanno nella direzione opposta. Una politica monetaria più accomodante, in un contesto di crescita elevata avrebbe sopratutto l’effetto di alimentare aspettative di inflazione, indebolire il quadro macroeconomico e in ultima analisi la crescita.
Tutto ciò non vuol dire però che non sia possibile o utile definire una politica per l’euro. Ma per definirla occorre cambiare prospettiva. La domanda rilevante non è se l’apprezzamento dell’euro danneggia la competitività europea in questa fase ciclica ma, piuttosto quale ruolo debba giocare l’area dell’euro nella gestione degli squilibri dei pagamenti globali e nella ridefinizione della architettura finanziaria internazionale per favorire gli interessi europei nel medio termine. Ciò che rende oggi preoccupante la posizione dell’euro nel sistema globale è il fatto che la valuta europea sta ricoprendo il ruolo di 'valuta residuale' sulla quale si scaricano le conseguenze dell’indebolimento delle valute degli altri principali paesi. Il dollaro si indebolisce sotto la spinta del deficit corrente degli Stati Uniti e della minore attrattiva per gli investimenti. Le valute asiatiche si indeboliscono perché rimangono legate a quella americana o la seguono da vicino. Si tratta di un quadro in cui prevalgono scelte unilaterali e mancanza di coordinamento tra gli attori principali.
Tutto ciò non e nell’interesse dell’area dell’euro. Sarebbe nell’interesse dell’area dell’Euro giungere a un accordo nel quale la Cina accettasse di abbandonare il suo legame con il dollaro o, quantomeno, di adottare un peg nei confronti di un basket che comprendesse dollaro ed euro. Sarebbe nell’interesse dell’euro un rafforzamento della sorveglianza multilaterale che fosse più efficace nell’accrescere il tasso di risparmio negli Stati Uniti e l’assorbimento nei paesi ad elevato surplus (compresi i paesi OPEC). Sarebbe nell’interesse dell’euro rafforzare nei fatti la sorveglianza multilaterale sui tassi di cambio, anche grazie al nuovo mandato ricevuto di recente dal Fondo monetario internazionale, per evitare che la svalutazione del dollaro possa sfuggire al controllo e tradursi in una caduta violenta della valuta americana.
Meno quote, maggior potere
Questi obiettivi sarebbero raggiungibili più facilmente se il peso dell’area dell’euro nelle istituzioni internazionali fosse rafforzato. Paradossalmente ciò richiederebbe una minore e non una maggior quota di partecipazione nel FMI e nella Banca Mondiale da parte dei paesi europei. Una singola rappresentanza dell’Eurozona avrebbe infatti un peso inferiore a quello cumulato dei paesi membri, ma avrebbe un peso molto maggiore a livello decisionale perché permetterebbe all’Europa di parlare con una voce sola. La pluralità di rappresentanti europei invece determina una difficoltà o addirittura l’impossibilita a parlare con una voce sola senza la quale rimane difficile influenzare la governance finanziaria globale. Se ciò non avviene è perché i singoli paesi europei non sono disposti a rinunciare alla loro piccola, ma alla lunga sempre meno rilevante, fetta di potere.
BusinessOnLine
Patricia Eltman said she reconsidered because of preliminary figures linked to tourism trends during 2006 and a jump in traffic on the tourism office Web site.
"All this information indicates
Warren Kremer Paino, the
The tourism contract is worth $3.2 million a year, and it runs for a one-year period, with the option to renew for two additional years. Warren Kremer is in the second year of a three-year contract.
Eltman said she will renew the contract for another year, beginning in November, according to the Portland Press Herald.
"I take full responsibility for it," she said. "I have a lot on my plate right now, a lot of changes. I decided it was in our best interest for (Warren Kremer) to work out their contract."
Tourism generates more than $13 billion a year in sales and provides more than 176,000 jobs in
"The 2007 ad campaign is currently yielding the highest response results over all previously recorded years, including the record year set in 2006," Eltman said.
Eltman made her decision known last week to members of the Maine Tourism Commission.
"I think everybody was relieved," said Robin Zinchuk, a commission co-chair and executive director of the Bethel Area Chamber of Commerce. "This isn't the time to disrupt things."
Boston.com
Ci sono due cose che non possono essere attaccate frontalmente: l'ignoranza e la ristrettezza mentale. Le si può soltanto scuotere con il semplice sviluppo delle qualità opposte. Non tollerano la discussione.
Lord John Enerich Dalberg Acton
Il potere tende a corrompere e il potere assoluto corrompe in modo assoluto. I grandi uomini sono quasi sempre malvagi.
Lord John Enerich Dalberg Acton
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