La rassegna stampa del mondo dell’ospitalità 30 giugno – 01 luglio 2007
(Hotels, ADV, Istituzioni,Trasporti, Associazioni, Normative e Leggi)
Illy, necessaria un'Università del Turismo
Il settore ha bisogno di un approccio meno dilettantesco
Secondo il presidente del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Illy, il calo di appeal dell’Italia quale meta turistica ha tra le sue cause l'approccio dilettantesco con cui è stato affrontato il problema turismo nel nostro Paese: "gli imprenditori sono stati lasciati agire senza riferimenti, senza guida, senza un'adeguata relazione con la pubblica amministrazione, per sviluppare quei servizi di natura pubblica che invece andavano incrementati". Per questo Illy ha sollecitato la realizzazione di una vera e propria Universita' del Turismo, che nasca dalla collaborazione tra le Universita' di Trieste ed Udine, con la partecipazione di MIB School of management di Trieste e possibilmente anche di altri soggetti del Veneto e del Trentino.
Nuovo blog per le Marche e Ancona
Aperto e finanziato dal gruppo Amatori
Si trova all’indirizzo www.welcomeancona.it ed è il nuovo nuovo blog dedicato alle Marche e ad Ancona, aperto e finanziato dal gruppo Amatori, particolarmente legato al territorio con un settore del tour operator esclusivamente dedicato all'incoming Marche. Tra i primi autori del blog, alcune personalità della realtà marchigiana come il vice presidente della Regione Marche ed assessore al Turismo, Luciano Agostini, il sindaco della città Fabio Sturani, il presidente della Camera di Commercio di Ancona, Giampaolo Giampaoli e il presidente di Confindustria Turismo Marche, Ludovico Scortichini.
Amadeus Professional Package in offerta per tutta l’estate
Prosegue fino al 30 settembre la campagna legata alla soluzione per adv indipendenti
Amadeus Italia proroga fino al 30 settembre l’offerta dedicata a Professional Package, pacchetto all in one lanciato l’ottobre scorso. L’iniziativa è coerente con l’immediato successo riscosso in Italia. “Eravamo consapevoli della necessità di prodotti ad hoc per i diversi segmenti di mercato, ma i risultati stanno superando ogni nostra più rosea aspettativa - commenta Fabio Maria Lazzerini, amministratore delegato e direttore generale di Amadeus Italia -. Lo scenario nazionale resta fortemente frastagliato, ecco perché è stato fondamentale proporre soluzioni disegnate sulle reali necessità di business eterogenei. Sono proprio le adv indipendenti a farla da padrone nel nostro Paese, le stesse che hanno compreso subito il valore aggiunto della nostra strategia e del prodotto a loro dedicato”. L’offerta legata ad Amadeus Professional Package, valida per i nuovi affiliati, si è nel frattempo arricchita di una novità: la possibilità di dotarsi di hardware (pc + monitor), linea Adsl e software di ultima generazione (pacchetto Office con servizi a valore aggiunto come Ip sms, Ip faxe I-talk per comunicare gratuitamente con l’Help Desk del gds). Installazione, assistenza e manutenzione sono incluse nell’offerta.
Torino, al trade allotment per ‘Mito Settembremusica’
Gli operatori possono acquistare a prezzi netti i biglietti per i concerti della manifestazione
Dal 2000, Turismo Torino, grazie alla stretta collaborazione avviata con il Teatro Regio di Torino, mette a disposizione degli operatori turistici un allotment per l’acquisto a prezzi netti degli spettacoli della stagione operistica.
Da quest’anno, gli operatori hanno una possibilità in più: acquistare, sempre a prezzi netti, i biglietti dei concerti programmati dalla prima edizione di “Mito SettembreMusica”, il Festival Internazionale della Musica che nasce dal gemellaggio culturale tra le città di Torino e Milano. Il nuovo Festival ha origine dalla manifestazione torinese Settembre Musica – quest’anno alla trentesima edizione – e si svolgerà a Torino e Milano tra il 3 e il 27 settembre nei maggiori teatri, chiese, auditorium, cortili e grandi spazi. Le prenotazioni possono essere effettuate presso l’ufficio promozione di Turismo Torino all’indirizzo e-mail promozione@turismotorino.org.
Numerose inoltre le novità presenti sul sito www.turismotorino.org nella sezione riservata alle adv e ai t.o. e in quella dedicata ai pacchetti.
Eco-card e altre iniziative per i parchi calabresi
Per favorire il turismo sostenibile nella regione
In Calabria arriva la eco-card per i parchi. Sono state infatti presentate le iniziative per favorire il turismo sostenibile nella regione. Si tratta di una guida ai servizi nelle aree protette, di un passaporto dei parchi che coinvolge le scuole elementari e medie tramite la collezione di timbri dell’area protetta apposti sul documento in occasione di ogni visita, e di una card, appunto. Il costo del progetto, 130mila euro, è stato a carico del Ministero dell’ambiente.
Il 9 agosto al via Festambiente, nel Parco della Maremma
Arte, musica, gastronomia, consumi e turismo responsabile i protagonisti della XIX edizione
Dieci giorni all’insegna dell’ecologia, del mangiar sano, della natura incontaminata, alle porte del Parco della Maremma. Festambiente, il festival internazionale promosso da Legambiente e giunto alla XIX edizione, aprirà le porte il prossimo 9 agosto, per proporre musica, cinema, artisti di strada, dibattiti, mostre, giochi per bambini, ristorazione vegetariana, stand espositivi, che daranno vita presso il Centro per lo sviluppo sostenibile “Il Girasole” ad una cittadella ecologica. E in occasione della diciannovesima edizione il Festival dedicherà ampio spazio alle tematiche collegate ai cambiamenti climatici, al risparmio energetico e alle fonti rinnovabili con consigli e suggerimenti per i visitatori sulle buone pratiche in campo energetico, indicazioni e dati sulla difficile situazione che attraversa il Pianeta. Inoltre escursioni per immergersi nel vasto patrimonio naturale offerto dalla Maremma, percorsi odorosi e tattili, per sentire, riconoscere e determinare le piante officinali, percorsi da realizzare in bicicletta, oltre a passeggiate, visite guidate e iniziative di trekking alla scoperta della Maremma.
Nuovi servizi per i viaggiatori d’affari al Sofitel London Gatwick
Lanciati il sunrise check-in e l’International Arrivals Lounge
Il Sofitel London Gatwick ha lanciato la sua nuova International Arrivals Lounge, dedicata ai passeggeri di first e business class. Tra le prime compagnie a firmare come partner, per l’aeroporto che è collegato direttamente al terminal Nord, ci sono British Airways e Delta Air Lines. Ma non si tratta dell’unica novità: l’hotel ha anche introdotto il servizio “sunrise check-in”, per i business traveller in arrivo di primo mattino.
GVupdate
TURISMO - Un mare di sapori sulla riviera romagnola
BOLOGNA - I più rappresentativi prodotti tipici dell'Emilia Romagna - come i vini Doc e Docg, il Prosciutto di Parma Dop, il Parmigiano-Reggiano Dop, le pesche nettarine di Romagna Igp, i salumi piacentini Dop - sono i protagonisti di «Un mare di sapori», ricco calendario di eventi, spettacoli e degustazioni che avranno luogo durante l'estate sulla riviera romagnola.
Altro appuntamento degno di nota è «Rapiti dai sapori dell’Emilia Romagna»: alcuni turisti ospiti degli alberghi che aderiscono a «Un mare di sapori» saranno oggetto di uno dei quattro «rapimenti» in programma, grazie al quale potranno partecipare assieme ad un accompagnatore a scelta ad una cena con menù tipico, un trattamento in un centro termale dell’entroterra, con pernottamento in hotel 5 stelle e un tour notturno nei locali da ballo più alla moda della riviera romagnola.
E’ possibile trovare il programma completo degli eventi e gli approfondimenti relativi alla manifestazione sul sito http://www.unmaredisapori.com/index.html
RomagnaOggi
Prezzi, a giugno la benzina e il turismo tirano l'impennata
A giugno 2007, l'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività (Nic) a Bergamo risulta in aumento dello 0,2% rispetto al mese precedente. Il tasso tendenziale (la variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente), si attesta a +1,6%, anch'esso in rialzo rispetto al mese scorso.
eco.bg.it
Cosa vuol dire dirigere un'azienda al femminile?
Alla prima categoria appartiene il libro di Anna Mercadé 'Dirigir en feminino', Gestión 2000, Madrid, 2007. L'autrice è presidente della FIDEM, la Federación internacional de la mujer emprendedora ed è una consulente, che si occupa di creazione d'impresa e sviluppo delle carriere femminili nel paese mediterraneo con il più alto tasso di crescita del PIL e un governo a forte presenza femminile.
Per Mercadé dirigere al femminile vuol dire 'farlo con le abilità che noi donne e alcuni uomini hanno sviluppato ancestralmente, presenti in una parte del cervello più sensibile, intuitiva e creativa, che la scienza ha confermato, preparata per mediare nei conflitti, collaborare, coordinare e fare la pace piuttosto che competere, abilità per la comunicazione e le relazioni personali, che caratterizzeranno l'impresa del futuro'.
Lo stile di direzione femminile distinguerebbe le organizzazioni aziendali a configurazione piatta, non gerarchica.
Questo assunto femminista limita tutta l'elaborazione dell'autrice, che occupa una buona metà del libro a ricordare perchè nell'attuale panorama lavorativo le donne occupano posizioni di secondo piano e quelle pochissime che sono al vertice delle imprese si rifanno pedissequamente ai modelli maschili di gestione.
'Dirigir en feminino' incomincia addirittura con la domanda: 'Ti rifai a un modello femminista rivendicativo o a una molliccia e pacchiana difesa di diventare dirigente perchè vali?'
Solo nella seconda parte il libro decolla, quando documenta quali sono gli ostacoli veri con cui deve fare i conti una donna in carriera, dal proprio aspetto fisico, alla maternità, all'organizzazione aziendale, alla debolezza sul mercato del lavoro.
Mercadé raccoglie le opinioni di donne dirigenti sui fattori d'efficacia del loro stile di direzione paragonato a quello dei loro colleghi uomini. Ne viene fuori uno spaccato della realtà manageriale della grande e media azienda spagnola, fatta di culture e origini etniche differenti, in amalgama quando questo modello di business ha successo nei mercati più competitivi delle telecomunicazioni, delle infrastrutture e della finanza.
Dalle interviste si ricavano le attività di formazione e sviluppo di aziende molto avanzate nell'offerta di opportunità di carriera alle donne.
Così l'affermazione 'Dirigere al femminile' prende corpo e si delinea come una forma di gestione basata sul dialogo, l'interpretazione condivisa dei fenomeni, il lavoro in team, il riconoscimento della leadership per sostegno e competenza utili al raggiungimento degli obiettivi aziendali e alla qualità della vita delle persone.
Vaticano-Cina: inizia il lungo cammino di avvicinamento di Papa Benedetto XVI con una prima lettera.
Dopo aver lanciato messaggi distensivi nei confronti dell’ortodossia moscovita – il papa Ratzinger si appresta a scalare la “Grande muraglia” cinese. Si mette così sulla “Via della Seta” e cerca – per estendere la sua supremazia - un dialogo con Pechino pur sapendo che la strada è tutta in salita e che c’è già uno stato di allerta nel mondo politico e “religioso” della Cina comunista. Vediamo cosa sta accadendo perché c’è un testo di 28 pagine approntato dai politologi del Vaticano e indirizzato a quella chiesa cattolica della Repubblica Popolare Cinese che, sino ad oggi, riconosce come massima autorità il governo comunista erede di Mao. L’iniziativa vaticana, quindi, si limita per ora ad una lettera (“Ai vescovi, ai sacerdoti e ai fedeli della Chiesa cinese”) che assume però il significato di un manifesto del secolo. La missiva papale sarebbe già arrivata – tramite la posta prioritaria del Vaticano – alle autorità religiose cinesi, ma anche ai capi della Città proibita.
Ma cosa è scritto in questo testo simile ad un nuovo mistero di Fatima? Stando ai vaticanologi più accreditati tra i testi di riferimento citati nella parte "ecclesiologica" della missiva figurano i documenti del Concilio Vaticano II e quella Lettera su alcuni aspetti della Chiesa come comunione, che fu pubblicata nel 1992 dall'ex Sant’Uffizio che allora era guidato dal Ratzinger (allora ancora cardinale) e anche alcuni suoi interventi recenti che tendono ad affermare processi di integrazioni e assimilazioni.
Ci sarebbe così nelle 28 pagine del mistero un ampio armamentario dottrinale che documenterebbe l’estraneità alla dottrina cattolica di ogni concetto di "indipendenza" delle Chiese locali (e qui il riferimento è proprio a quella “Associazione patriottica” controllata dal governo comunista) rispetto alla Chiesa universale e al Papa. Indicazioni ampie e dettagliate per superare quella divisione tra le comunità che accettano di essere inquadrate nella politica religiosa del regime e quelle che invece rifiutano tale controllo. Nel testo si afferma esplicitamente che si possono ricevere i sacramenti da qualsiasi prete che confessa la fede della Chiesa cattolica. Senza citarli, vengono di fatto archiviati i cosiddetti "otto punti".
E cioè quelle disposizioni ufficiose emesse dal Vaticano nel 1988 che di fatto vietavano la “communicatio in sacris" con vescovi e sacerdoti che accettavano il controllo degli organismi governativi. E così il Vaticano, che aveva sempre sostenuto che “l'unità della Chiesa o include formale adesione all'errore o pericolo di errare nella fede, di scandalo e di indifferentismo, è proibita dalla legge divina” sceglie la strada distensiva sostenendo che “la prassi pastorale dimostra, per quanto riguarda i fratelli orientali che si possono e si devono considerare varie circostanze di singole persone, nelle quali né si lede l'unità della Chiesa, né vi sono pericoli da evitare, mentre invece la necessità della salvezza e il bene spirituale delle anime costituiscono un bisogno serio”. Perciò la Chiesa cattolica, secondo le circostanze di tempo, di luogo e di persone, ha usato tutti i mezzi e la testimonianza della carità tra i cristiani, per mezzo della partecipazione ai sacramenti e alle altre funzioni e cose sacre. “In considerazione di questo, il santo Concilio per non essere noi con una sentenza troppo severa di impedimento a coloro che sono salvati e per fomentare sempre più l'unione con le Chiese orientali da noi separate, stabilisce un nuovo codice di comportamento”.
Con un’attenzione particolare a quegli orientali che “in buona fede si trovano separati dalla Chiesa cattolica, ai quali si possono conferire, se spontaneamente li chiedano e siano ben disposti, i sacramenti della penitenza, dell'eucaristia e dell'unzione degli infermi anzi, anche ai cattolici è lecito chiedere questi sacramenti ai ministri acattolici nella cui Chiesa si hanno validi sacramenti, ogniqualvolta la necessità o una vera spirituale utilità lo domandino e l'accesso a un sacerdote cattolico riesca fisicamente o moralmente impossibile”.
Di conseguenza la communicatio in sacris è consentita in celebrazioni, cose e luoghi sacri tra cattolici e fratelli orientali separati. E questa maniera più mite di «communicatio in sacris » con “i fratelli delle Chiese orientali separate è affidata alla vigilanza e al discernimento dei pastori locali, affinché, consigliatisi tra loro e, se occorra, uditi anche i pastori delle Chiese separate, abbiano a regolare con efficaci e opportune prescrizioni e norme i rapporti dei cristiani tra loro”.
Con questa lettera di 28 pagine dovrebbero essere abrogate anche le facoltà speciali concesse dal Vaticano all'inizio degli anni Ottanta, che in Cina permettevano di ordinare vescovi senza aver chiesto prima il consenso di Roma. Una misura che in pochi anni aveva prodotto la rapida espansione di una rete cattolica "clandestina" invisa al governo, ma spesso scarsamente controllata anche da Roma. Il documento attuale ripete che la Chiesa, per sua natura, rifugge la condizione di clandestinità.
La lettera evita poi – a quanto risulta - di avventurarsi nel campo minato delle polemiche sui diritti umani. I richiami alla necessità di riconoscere la libertà religiosa sono generici e non contengono riferimenti specifici al "caso" cinese. E’ così auspicata la collaborazione con lo Stato e le autorità civili in tutti gli aspet¬ti della vita della Chiesa che toccano la sfera secolare. Ma si ribadisce anche che la guida della compagine ecclesiale spetta ai vescovi, “in comunione con il successore di Pietro”. E che la pretesa di affidare tale guida a organismi civili è incompatibile con la natura “divino-umana” della Chiesa. Anche se non viene citata esplicitamente, il "non possumus" vaticano si riferisce all'Associazione patriottica dei cattolici cinesi, l'organismo con cui il governo pretende di gestire anche le questioni interne alla vita della Chiesa, a partire dalla nomina dei vescovi. Su tale punto controverso - senza citare le recenti "ordinazioni illegittime" avvenute senza mandato pontificio - la lettera farebbe capire che occorre trovare un accordo che apra la via a una normalizzazione dei rapporti tra Pechino e Vaticano.
Intanto mentre la lettera circola si evidenziano in Cina i primi commenti e le prime reazioni. Il Fronte Unito raduna i vescovi ufficiali per istruirli sulla Lettera del papa. L’organizzazione politico-religiosa teme che si apra di nuovo un conflitto che vada a minare la ritrovata unità dei vescovi cinesi col papa. E così i prelati della Chiesa ufficiale – quella che riconosce l’autorità pechinese – si apprestano a trovare il modo per “rispondere” alla Lettera del papa ai cattolici. Le indicazioni che vengono avanti sembrano essere tutte di taglio negativo nei confronti dell’apertura vaticana. Si respingerebbe, in particolare, il tentativo di unificare le varie correnti religiose del cattolicesimo cinese con la scusante della “ piena libertà religiosa”.
Da tutto questo scaturisce ancora una volta che il sistema politico della Rpc non accetta imposizioni e parole d’ordine che vengono d’Oltretevere. La “Grande muraglia”, quindi, regge ancora. Ma si sa che Ratzinger ha cominciato a scalarla.
businessonline
Ut sementem feceris ita metes (Mieterai a seconda di ciò che avrai seminato) - Cicerone
Verae amicitiae sempiternae sunt (Le vere amicizie sono eterne) - Cicerone
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